giovedì 11 febbraio 2010

Sconcerto: Suicida Alexander McQueen.



Il noto stilista si è suicidato.
Ecco cosa scrive seidimoda

Alexander McQueen muore suicida
di Simone Marchetti
Lo straordinario stilista Alexander McQueen è morto nella sua casa di Londra. Lo conferma il suo studio che afferma: "è una tragica perdita. Al momento non rilasciamo dichiarazione anche in rispetto della sua famiglia"

Lo stilista Alexander McQueen è morto suicida nella sua casa di Londra. Lo conferma il suo studio con un comunicato che recita "è una tragica perdita. Al momento non rilasciamo dichiarazione anche in rispetto della sua famiglia".
Nato nel 1969 in Inghilterra e figlio di un taxista, è diventato prima capo desginer di Givenchy nel 1996 per poi dedicarsi alla sua linea. La notizia che più coplisce è che a scoprirlo fu Isabella Blow, nota redattrice di moda, morta suicida anche lei nel 2007.
Il designer lascia una grande voragine nel mondo della moda: il suo nome era diventato un punto di riferimento per tutti gli stilisti dopo la sfilata-evento dello scorso settembre.

così scrive la stampa.it

corpo senza vita trovato a Londra
I siti internet inglesi: "Si è suicidato"
LONDRA
Lo stilista britannico Alexander McQueen si è tolto la vita nella sua abitazione. Aveva 40 anni e aveva lavorato per Romeo Gigli e per Gucci e di recente le sue creazioni erano divenute un "must" per icone pop come la cantante Lady Ga-Ga. La notizia della sua morte è stata data dal Daily Mail che cita fonti della sua casa di moda. Il suo suicidio segue di tre anni quello della sua mentore, l’editrice Isabella Blow.

Figlio di un tassista dell’East End londinese, McQueen aveva lasciato la scuola all’età di 16 anni per entrare subito nel mondo del lavoro. Dopo aver lavorato per Savile Row, per Gieves & Hawkes e per i celebri costumisti teatrali Angels e Bermans, a 20 anni McQueen si era trasferito a Milano per lavorare per Romeo Gigli. Nel 1992 era tornato a Londra per completare la propria formazione presso la prestigiosa Saint Martin’s School of Art.

Nel 1996 McQueen era stato assunto come direttore creativo di Givenchy al posto di John Galliano, con cui, fra alti e bassi, era rimasto fino al 2001, anno in cui aveva lasdciato la maison e aveva fatto conoscere il proprio nome nella scena dell’alta moda con sfilate trasgressive al punto di essere definito ’hooligan della modà.

Nel 1999, a Londra, ha realizzato una sfilata provocatoria in cui comparivano la modella Aimee Mullins, amputata delle gambe, che a grandi passi ha attraversato la passerella su protesi in legno finemente intagliato, e dei robot per la verniciatura delle auto che spruzzavano su abiti di cotone bianco. Dal 2001 lo stilista era entrato a far parte del gruppo fiorentino Gucci, ed aveva espanso la propria produzione aprendo nuove boutique a Londra, Milano e New York e lanciando sul mercato il profumo Kingdom. Nel 2003 ha collaborato con la Puma per la realizzazione di una linea di scarpe da ginnastica.

style.it

Si è suicidato Alexander McQueen, probabilmente il più popolare ed acclamato tra gli stilisti britannici. A soli 40 anni, il designer è stato trovato morto nella sua abitazione londinese nel quartiere di Green Park. A dare la notizia il Daily Mail, a confermarla lo staff dello stilista. La sua morte segue di tre anni quella della sua scopritrice, musa e amica Isabella Blow. Il corpo di McQueen è stato rinvenuto alle 10 di questa mattina. Pare che il designer fosse caduto in una profonda depressione a seguito della morte della madre Joyce, avvenuta solo una settimana fa. Uno stile spesso trasgressivo, sempre sperimentale, ha caratterizzato la sua breve ma intensissima carriera, nel corso della quale è stato nominato ben 4 volte miglior stilista UK dell'anno.


Non si hanno per ora ulteriori notizie su questa drammatica notizia.

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