mercoledì 24 marzo 2010

Retro Gal e Pin Up

Torna inconfondibile lo stile delle Pin-Up, quello delle donne
burrose dalle gambe lunghe e il seno prorompente, dive con
frangetta e labbra rosso fuoco.
Sensuali, erotiche e mai volgari.
Ancora oggi popolano l'immaginario maschile, dopo aver
raggiunto l'apice della popolarità negli anni '50.
Da Blumarine a Jean Paul Gaultier, da Moschino a Karl
Lagerfeld sono state diverse le griffe che hanno riscoperto
questo trend.
E dalla passerella alla strada il passo è brevissimo!
E così le più modaiole riscoprono abitini che sottolineano la
vita e le curve, camicie in cotone vichy da annodare sotto il
seno, gonne a ruota e scarpe dai tacchi vertiginosi.
Milano, Parigi, Londra e New York, sono le metropoli in cui
questo revival è più evidente!
Ma è soprattutto la capitale francese a vantare il maggior
numero di ammiratrici di questo trend.
Icona di questo stile è da sempre Betty Page, ex modella con
l’aria da ragazzina perversa e una frangetta nero corvino.
Posava spesso nuda, ammiccante, ma mai volgare.
Credeva nel potere seduttivo della lingerie al punto da
confezionarla da sé, diventando famosa per il costume
leopardato con cui spesso veniva ritratta nelle riviste dell epoca
Di certo le Pin Up ne hanno fatta di strada da quando Marilyn
Monroe, altro mito ed emblema dell’immaginario erotico dell’epoca
(e non solo!), recitava la sua formula vincente: “Sono carina, ma
non sono bella. Pecco, ma non sono il diavolo. Sono buona, ma non
sono un angelo".
Oggi questa femminilità tutta curve e un po' rétro va di moda in
passerella, così come tra attrici e rockstar da Madonna a Christina
Aguilera, da Gwen Stefani a Katy Perry fino a Scarlett Johansson.
Persino un'insospettabile Bjork si è fatta riprendere in guêpière dal
fotografo David LaChapelle per il suo libro.
Le donne che oggi adottano questo stile sono definite Retrò-gal
(ovvero le ragazze rétro, dallo slang di girl) e il loro punto di
riferimento è Dita Von Teese.
Musa internazionale dello stile degli ultimi anni, è saltata alle luci
della ribalta per aver riportato in auge il Burlesque, una particolare
forma di cabaret erotico.
Forma d’arte di una seduzione che passa attraverso una
femminilità prepotente che si esprime senza mezzi termini (e forse
con un po’ di scomodità!), il Burlesque è un genere di spettacolo
parodistico nato nella seconda metà dell'Ottocento nell'Inghilterra
Vittoriana, e importato successivamente negli Stati Uniti, dove
riscosse grande successo soprattutto fra gli strati di società meno
abbienti e per questo veniva anche chiamato "the poor man's
follies".
Era caratterizzato da sketch ammiccanti e numeri di strip-tease
Sull’onda dell’enorme successo ottenuto negli ultimi anni da
questi spettacoli, sono nati, nelle grandi città, corsi ad hoc che
insegnano eleganti e sensuali movenze che permettano di
diventare perfette Pin-Up.
Ma una differenza sostanziale tra le Retrò-gal e le Pin-Up
originali sembra esserci.
Le prime sono più propense ad abbracciare questo stile per
piacere a sé stesse e per evidenziare la loro femminilità, mentre le
capostipiti lo facevano più per assecondare i desideri maschili.
In comune hanno un codice stilistico molto preciso: pantaloni a
sigaretta che fasciano il "lato B", indispensabili cinture per
sottolineare il punto vita e scarpe dai tacchi vertiginosi, non a
caso le décolletée di Christian Louboutin sono un’irrinunciabile
must-have.
Ma ancora più irrinunciabile è la biancheria di lusso come Agent
Provocateur e Chantal Thomass.
Queste grandi seduttrici sostengono che indossare biancheria
sexy faccia sentire una donna più sensuale, e che, anche senza
bisogno di mostrare, il potere seduttivo aumenti notevolmente.
La vera pin-up è quindi una donna che sa mantenere il difficile
equilibrio tra erotismo, buon gusto e discrezione, ma soprattutto
una vera Pin-Up accetta il suo corpo e sa come valorizzarne ogni
curva e essere sempre bellissima e affascinante … perché non
provare?
di Serena M.Ferro

fonte stylenews

Ho sempre voluto essere una Retro Gal oppure una Pin up...ma mi è sempre mancato il coraggio!!!!

Betty Page







Dita von Teese







Bernie Dexter




2 commenti:

  1. Gli Indicatori Globali nell’opposizione sentimentale/nervosa: Betty Page e le altre
    di V.S.Gaudio

    Gli Indicatori Globali di Betty Page sono attestati tutti su valori alti se non altissimi, sia quelli di tipo connotativo che quelli di tipo denotativo:
    il suo paradigma sentimentale primario è alla base di questo risultato, o è questa disposizione degli Indicatori che crea il suo paradigma sentimentale primario.
    Iconicità:X(9½)
    Complessità:+X(8½)
    Pregnanza: X(10)
    Polisemia:X(9½)
    Tasso generale Sex-appeal:9+.
    Per trovare valori più o meno simili, bisogna guardare ad attrici della sua generazione,Ava Gardner,ad esempio,che,solo in Iconicità, le è inferiore e un po’ appena in Complessità;Marilyn Monroe, che è un po’ meno complessa di Betty Page ma è pregnante e polisemica quanto e come la pin-up model.
    O a quelle della generazione successiva,nate negli anni trenta, tipo Jayne Mansfield, che era molto iconica e pregnante ma un po’ meno complessa e polisemica ;tipo Sophia Loren,che è iconica,pregnante e complessa più o meno quanto Betty Page ma è meno polisemica;Claudia Cardinale,pregnante come Betty, un po’ meno iconica, con complessità e polisemia alte ma non sui valori della mitica pin-up.
    Ma si può trovare una corrispondenza più omogenea solo in qualche personaggio dei fumetti creato naturalmente con espliciti,anche se non confessati,riferimenti a Betty Page: più che alla Chiara di Notte di Bernet mi riferisco a Druuna di Eleuteri Serpieri che, sì, è più iconica e forse un pochino più complessa(virtù delle eroine del fumetto)ma ha la stessa pregnanza e polisemia della pin-up a cui il disegnatore in buona parte si è ispirato, anche se , per i dati caratteriali cinematografici,si preferisce alludere a Valerie Kapriski.
    L’opposizione sentimentale/nervosa, che è alla base del suo paradigma caratterologico,anche se ,in alcuni periodi della sua biografia e quindi anche dell’operazione di pose, non si esclude l’altra variante del doppio passionale, permette confronti anche per l’andatura e il Significante Somatico:
    Nervosa/sentimentale è l’opposizione di Lucia Bosé, il cui significante somatico era un’«andatura convinta e fastosa, con alcune impennate verticali» ,gambe piene,meravigliose,gran culo;
    nervosa/sentimentale è l’opposizione di Druuna, dal culo poderoso,vistoso e dai seni pieni e ampli;
    nervosa/sentimentale è l’opposizione di base di Jessica Lange, dal culo primario, plateale e dalle «gambe felici che connotano abbondanza e larghezza,agio e maturità» ;
    nervosa/sentimentale l’opposizione di Silvana Mangano, che aveva «un’andatura sensuale con una carica allusiva molto scoperta» ;
    nervosa/sentimentale è l’opposizione di Demi Moore, dall’andatura impulsiva,bassa e con gambe e culo emozionante;
    nervosa/sentimentale è l’opposizione di Stefania Sandrelli, il cui «culo ampio e dal movimento tra il verticale e l’espansione orizzontale» fece dire a Tinto Brass che «il sedere nudo della Sandrelli può stare alla
    pari con le emozioni che suscitano Tiziano o Giorgione» .
    da: V.S.Gaudio, BODY PAGE, copyright 2003.

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